Leopardi perseguitato e persecutore della Natura
L= luce di una speranza che non riuscirà ad abbandonarlo, come la luce soffusa del sole al tramonto, di un sole che sembra non voler andare via.
E= evocazione del ricordo, e con esso l'emozione rivissuta che diviene più forte.
O= ombra cupa che lo accompagna e che diviene un rifugio dove egli esprime ciò che sente scrivendo poesie.
P= parola, strumento che utilizza per mettersi in contatto col mondo.
A= alienazione dal mondo, dovuta all'odio per la natura e per la vita.
R= rifiuto di sé, della natura e di Dio.
D= distruzione, immagine di una natura devastatrice, che lui ritrova alle pendici del Vesuvio in Villa delle Ginestre.
I= ispirazione, che trae dalla natura, quella stessa che tanto odia.
Leopardi è centrato in sé ed è come un cieco nei confronti della vita, sordo alle meraviglie della natura.
Il contrasto presente a Villa delle Ginestre tra Vesuvio e mare rende perfettamente l'alternanza di sensazioni nell'animo di Leopardi, tra speranza di apertura al mondo e riichiusura in una natura soffocante.
C.I.