venerdì 28 gennaio 2011

46. Liceo Scientifico "don Milani" - VC - Gragnano

C'era luce intorno e aria e fuoco, e vento quando sono arrivata.
Come se la villa fosse stato un avamposto perfetto, un universo meraviglioso, a parte, a sé stante.
Ed io incantata, sono rimasta lì a godere d'un mondo idillico che sembrava respirare e vivere di se stesso. Tutto prendeva forma, lo stesso Leopardi sembrava parlare, raccontarsi!
I vento avvolgeva e la freschezza sembrava tingere un così già pieno quadretto impressionistico, di toni caldi, travolgenti, passionali.
Un Romanticismo puro, tangibile tra quei tralci di vita.
Le stanze esplodevano di vita, di ricordanze, di tormenti interiori.
Ed io ero lì, lì vedevo, lì sentivo. Gli interni mi hanno reso tremendamente nostalgica, malinconica, ne sentivo gli orrori e le sofferenze della sua malattia, un animo freddato da tanto buio, da tanta oscurità, quale sia potuta essere la sua malattia. Ma quanto colore, il paesaggio e il mare e i monti, che crogiolo meraviglioso di elementi primordiali. Gli occhi ne sono sedotti, attratti, le orecchie ascoltano storie lontane, segreti nascosti e custoditi nella memoria del tempo.
Il silenzio della villa in realtà è un assordante rumore: urlano le emozioni, i sentimenti, le immagini.
Ci siamo addentrati in un sentiero di cui non siamo padroni, ma solo curiosi passanti.
Vado via a malincuore da qui, perchè mai ho sentito con tanta pienezza, tutta me stessa.

L.S.